Angela Petrini
Arte botanica
Angela
Petrini
Arte botanica
Angela Petrini
Arte botanica
Flora spontanea
Isoetes di Malinverni
Idrofita radicante scoperta da Alessio Malinverni nel vercellese a metà ottocento.
Endemismo a rischio di estinzione.
Alberi esotici fioriferi in Italia
Studio sul ruolo svolto da Giardini e Orti Botanici nell’introduzione di alberi esotici in Italia, alcuni dei quali sono oggi di uso comune nell’arredo urbano e nei giardini privati.
RHS Silver Gilt Medal, London 2014
Paulownia tomentosa
Originaria della Cina, la sua presenza in Italia è attestata per la prima volta nel 1843, presso il Giardino Botanico di Bibbiani, Firenze.
C. Ridolfi: “Catalogo delle piante coltivate a Bibbiani”; Firenze, 1843.
Collezione privata, Svizzera.
Chirantodendron pentadactylon
Originaria di Messico e Guatemala, fu introdotta in Italia nel 1938 al Giardino botanico di Villa Hanbury, Ventimiglia.
Ercoli M. and Lorenzi M.” La Mortola Garden. Hortus Mortolensis.” Oxford University Press, London, 1938.
Clerodendron trichotomum
Originaria del Giappone, è in Italia dal 1867, presso l’Orto Botanico di Napoli.
G.A. Pasquale “ Catalogo del Reale Orto Botanico di Napoli”, Napoli, 1867.
Davidia involucrata
Originaria della Cina, è in Italia dal 1938 presso il Giardino Botanico di Villa Taranto, a Pallanza, Lago Maggiore.
N.Mc. Eacharn : “Catalogue of the plants in Villa Taranto at Pallanza”, Milano, 1963.
Erythrina crista galli
Originaria del Sud America, fu introdotta in Italia dall’Orto Botanico di Torino e descritta da Carlo Allioni nel 1772.
Antiche e nuove varietà di riso italiano
Un omaggio al continuo impegno dei risicoltori della mia terra, che hanno saputo conservare e innovare un patrimonio di sapienza.
L’Italia produce il 50% del riso europeo e ne annovera più di 400 varietà, frutto di continua ricerca per migliorare la resa, le proprietà nutritive e diminuire l’uso di fitofarmaci in risaia.
RHS Gold Medal, London, 2018
Oryza sativa
subsp. japonica cv. ‘Lencino’
Dal 1857 è una delle varietà utilizzate per l’ibridazione grazie alla sua buona resistenza alle malattie: dall’incrocio di Lencino con Vialone è nato Carnaroli.
Collezione privata, Svizzera.
Oryza sativa
subsp. japonica cv. ‘Vialone nano’
Varietà ottenuta nel 1925 alla Stazione Sperimentale di Risicoltura di Vercelli, dove venne attuata per la prima volta l’ibridazione artificiale, ritenuta sino allora impossibile per la particolare conformazione del fiore del riso.
Oryza sativa
subsp. japonica cv. ‘Vega’
Varietà creata nel 1997, di taglia bassa (70/75 cm.) e robusta, resiste ai forti temporali estivi e al rischio di abbattimento, garantendo una buona mietitura.
Le sue pannocchie, piene ed erette, presentano grandi chicchi tondi.
Oryza sativa
subsp. japonica cv. ‘Gioiello’
Varietà creata nel 2016, è caratterizzata dalla pigmentazione verde violacea diffusa a tutte le parti della pianta e al seme, compresi pericarpo ed endosperma (nucleo del seme).
Particolarmente ricco di antociani (sostanze antiossidanti), profuma di vaniglia.
Collezione Shirley Sherwood , Londra.
In risaia
Il portamento e le tonalità dorate delle piante in campo verso la maturazione.
Il riso non è pianta acquatica; nel nostro clima l’acqua in risaia svolge un ruolo termoregolatore che conserva il calore 5 volte più del terreno e viene tolta circa un mese prima del raccolto.
Cariossidi
Rappresentazione ingrandita 10 volte dell’aspetto esterno (glumella) e dell’interno (pericarpo) dei semi di alcune importanti varietà del passato e delle più recenti, con l’anno della loro costituzione.
Da sinistra in alto:
LENCINO (In Italia dal 1857), VIALONE (1903), GIGANTE VERCELLI (1946), CARNAROLI (1945),
DELFO (2018), GLADIO (1998), ERMES (2003), GILDA (2017), ARTEMIDE (2005), VENERE (1997),
GIOIELLO (2016), GENOTIPO VIOLA (in fase di sperimentazione).
Collezione Shirley Sherwood, Londra.
© Angela Petrini 2022
info@angelapetrini.it
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